IL RUDERE - LA SCELTA

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IL RUDERE

A proposito di ruderi…resti di costruzioni antiche o vecchie e fatiscenti… .
Non molto tempo fa, durante una delle mie purificanti passeggiate, mi è capitato di imbattermi in una di queste.
Quasi completamente abbandonata, recava esternamente i segni lasciati dalle intemperie, una fustigazione naturale inflitta da un destino implacabile quasi vendicatore; solo qua e là tracce appena visibili di passanti, frettolosamente incuriositi da tale accozzaglia di pietre da non si sa quale magica ma pietosa forza di gravità.
Se sognare di entrare in una casa può rappresentare l’esplorazione del proprio io, cercando di capire quello che ancora non si conosce di noi stessi, cosa spinge ad entrare in un rudere interrompendo improvvisamente quello che  era iniziato come un piacevole esercizio fisico?
Fosse un sogno potrebbe indicare una sofferenza, un malessere interiore… ma qui si tratta di realtà, e di realtà voluta, di cambiamento di rotta quasi involontario ma forzato, io volevo entrare ma senza chiedermi il perché… volevo entrare… e sono entrato!
Da quel momento in poi, sorpresa!
Il rudere era abitato, abitato da cose, da sassi, da ricordi lasciati lì, indelebili, e mentalmente tangibili.
Fantasmi del passato che danzavano nel degrado.
Pura fantasia?
Può essere, ma la fantasia è qualcosa che si scrive, che si pensa, che può tradurre l’immagine di un momento; può sostenere la vita abbbracciandola e portandola con sé; può prendere per mano un bambino con lo sguardo già spento, per condurlo sulla strada della speranza; può rendere immortale la vita, di fronte al tempo… .
Già, la vita, la mia vita di fronte a tutto, di fronte anche ai ricordi perché i ricordi sono fogli scritti in fretta, raggruppati spesso malamente, che rappresentano di solito tutto ciò che è sfuggito e che invano si è cercato di trattenere.
Ogni tanto se ne trova uno sgualcito… e si inizia a ridere o a piangere.
C’è tanto bisogno di emozioni e valori per apprezzare ciò che apparentemente non vale nulla, come questa storia che puzza di abbandono e di rassegnazione, ma che, nonostante tutto, può indicare la strada per un futuro soddisfacente, con lo scopo di impedire il consolidarsi dell’idea di rimanere per sempre in questo vecchio RUDERE

Un sorriso! Il Clown
 
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